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Strategie per il futuro per aumentare la competitività e attrarre investimenti da fuori

Lavoro, urbanistica, trasporti e servizi: le basi per il rilancio

Novi Ligure si proietta verso il futuro con ottimismo grazie ad un piano strategico approvato dal consiglio comunale a inizio aprile. Si tratta di uno strumento proposto e studiato da InNOVIamo, che si propone un obiettivo a lungo termine (2014-2020) per aumentare la competitività del territorio e la capacità di attirare investimenti anche al di fuori dei confini territoriali.
Il progetto è stato presentato dalla giunta comunale in una serata aperta al pubblico, svoltasi nel salone del Museo dei Campionissimi. A fare gli onori di casa ci ha pensato Paola Cavanna, assessore all’urbanistica di Novi Ligure, che ha ricordato l’inizio e lo sviluppo nel corso degli anni del piano strategico. “Nel 2010 abbiamo iniziato a lavorare su questo progetto” ha spiegato l’assessore, citando il convegno “Quale futuro per Novi” del dicembre 2010. Il piano strategico novese è stato approvato dalla giunta comunale con 8 voti favorevoli (sindaco Robbiano e consiglieri Gabriele, Lolaico, Malfettani, Malvasi, Motta, Rebora, Vignoli), 5 astensioni (Ciliberto, Dolcino, Porta, Tuo, Ziccardi) e 2 voti contrari (Bertoli, Moro). “L’astensionismo espresso da una parte dell’opposizione conferma che abbiamo fatto un buon lavoro” ha commentato soddisfatto il sindaco uscente Lorenzo Robbiano.
“Il documento è il frutto di un piano ambizioso ma non irrealizzabile, che lasciamo in eredità alla nuova amministrazione. Al momento della stesura sono stati inseriti obiettivi flessibili e variabili nel tempo, infatti il documento andrà continuamente aggiornato”. Le linee strategiche promosse dal Piano sono quattro: la città che lavora (innovazione e sviluppo locale), la città che si trasforma (urbanistica e sostenibilità ambientale), la città dei flussi (mobilità e trasporti) e la città da vivere (servizi per i cittadini e qualità della vita).
Per raggiungere gli obiettivi sono state inserite nel piano 34 azioni concrete, pianificate con tempi e costi di attuazione. “Vorrei ringraziare i membri del Comitato Scientifico” ha aggiunto Robbiano, ricordando che nessuno di loro ha percepito alcun compenso per la realizzazione del piano.
Si tratta di Pier Maria Ferrando (Preside della Facoltà di Economia e Commercio di Genova), Mario Scotti (Direttore del centro studi Cisl nazionale), Mario Della Volpe (Primario di nefrologia all’Ospedale San Giacomo di Novi), Alberto Mallarino (agronomo), Dario Camerino (Presidente Ordine degli Architetti provincia di Alessandria), Mario Franchini (scrittore) e Sandra Mantero (Commissario CRI Novi Ligure).

 
Luca Piana

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