dialessandria.it - no photo
dialessandria.it - no photo

La protesta partita dallo storico liceo cittadino “Plana” si è estesa in tutta Alessandria

Cortei e slogan contro la nuova legge “Aprea” sempre più vicina alla privatizzazione. Aule al freddo per i tagli all’istruzione.

Venerdì 30 novembre si è svolta per le vie del centro di Alessandria una manifestazione di protesta alla quale hanno preso parte un migliaio di studenti delle scuole della città.
I tagli all’istruzione pubblica imposti dal Governo Monti, che tengono al freddo le aule scolastiche in alcuni casi anche fatiscenti, e la seria possibilità di vedere la nuova legge Aprea approvata, che avvierebbe la scuola pubblica verso la privatizzazione, ha spinto gli studenti a voler lanciare un segnale forte alle istituzioni, per dimostrare la loro contrarietà alla politica del ministero.
Gli studenti puntano il dito contro la possibilità di conferire potere decisionale per quanto riguarda la scuola a membri esterni dalla scuola stessa, e il potenziamento dei poteri decisionali del dirigente scolastico, che diventerebbe, secondo gli studenti, una sorta di manager di una scuola – azienda. questo modo, i privati che investiranno denaro in un istituto scolastico, avranno la possibilità di portare avanti i loro interessi all’interno della scuola stessa, facendo pesare la loro posizione sul sistema educativo.
Inoltre, agli istituti scolastici verrebbe riconosciuta un’autonomia statutaria, ciò vuol dire che da statuto potrebbe non essere più riconosciuto il diritto di rappresentanza degli studenti presso il Consiglio di Istituto.
Premesso che le motivazioni della manifestazione sono sacrosante, perché le manovre attuate e l’indifferenza nei confronti della situazione degli istituti scolastici stanno mettendo a rischio l’istruzione pubblica, lascia perplessi il “modus operandi” di alcuni manifestanti. Durante il corteo infatti, alcuni studenti hanno gridato slogan facenti riferimento ad una ben precisa ideologia politica, così, altri studenti hanno preso le distanze credendo che questa lotta debba rimanere neutrale, tanto che ad un certo punto il corteo si è diviso in due gruppi, uno a sostegno dei centri sociali, l’altro composto da studenti “indipendenti”. La protesta degli studenti sembra essersi un po’ placata negli ultimi giorni, anche se in un clima di tensione come questo, basta una piccola scintilla per far divampare nuovamente l’incendio.

0 0 voti
Valutazione articolo
Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
0
Vorremmo sapere cosa ne pensi, scrivi un commento.x