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Zonta International è un Club Service la cui finalità dal 1919 è migliorare la vita delle donne ovunque nel mondo, difendendone i diritti.
Dal biennio 2004-2006, ogni anno l’8 marzo Zonta Club Alessandria omaggia una rosa gialla alle ospiti del Reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’Ospedale di Alessandria. La Rosa Gialla è il simbolo di Zonta e il Rose Day è una delle date fondamentali dell’anno zontiano.
L’appuntamento è alle ore 11,30.

Quest’anno la rosa sarà accompagnata da un flyer informativo:
“Celebriamo il Rose Day 2017 con una importante vittoria di advocacy per le donne italiane e cogliamo l’occasione per informare tutte coloro che incontreremo nel periodo del Marzo Donna sulla possibilità di richiedere l’attribuzione del doppio cognome ai propri figli. Questo nuovo diritto, conquistato dopo quarant’anni di iniziative zontiane, permette alle donne di esercitare una scelta che consente ai bambini di costruire la propria personalità ed identità personale su basi paritarie in famiglia e nella società”, afferma Nadia Biancato, past Direttore Internazionale di Zonta e responsabile advocacy di Zonta Club Alessandria.

Il 28 dicembre scorso è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 52 la sentenza della Corte costituzionale n. 286 dell’8 novembre 2016 – 21 dicembre 2016, con la quale è stata dichiarata incostituzionale la norma che prevedeva l’automatica ed inderogabile attribuzione ai figli e alle figlie di coppie coniugate del solo cognome paterno al momento della nascita e, in via consequenziale, delle norme di pari contenuto relative alla prole di coppie non coniugate ed alla prole adottata.
Zonta Club Alessandria è lieto di comunicare che dal 29 GENNAIO 2017 tali norme non potranno più trovare applicazione nel nostro Paese nel caso in cui i genitori di comune accordo scelgano di identificare i propri figli e le proprie figlie anche con il cognome materno al momento della dichiarazione di nascita.
La parità di diritti uomo-donna ha un nuovo riscontro nella storica Sentenza della Corte Costituzionale ottenuta grazie all’impegno e alla capacità tecnica di una socia Zonta, l’avv. Susanna Schivo del foro di Genova. Il diritto al doppio cognome arriva dopo anni di attenzione da parte di Zonta a questo aspetto del diritto di famiglia su cui il Parlamento italiano non ha ancora voluto pronunciarsi.

Nel 1978, con Risoluzione n. 37 del 27 settembre, il Consiglio d’Europa proclama la necessità che i Paesi membri adottino legislazioni rispondenti al principio dell’uguaglianza dei coniugi, anche in tema di cognome dei figli. La Convenzione delle Nazioni Unite sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne (CEDAW), adottata dall’Assemblea Generale il 18.12.1979, entra in vigore in Italia, tramite precedente ratifica, dal 10.07.1985.
Nel frattempo, nell’ottobre del 1979 l’avv. Maria Magnani Noya, altra storica socia di Zonta International, presenta alla Camera la prima proposta legislativa di riforma della patrilinearità, basata sulla scelta concordata di un solo cognome.
Seguono due Raccomandazioni del Consiglio d’Europa, la n. 1271 del 1995 e la n. 1362 del 1998, il Trattato di Lisbona, con atti finali del 13.12.2007, con la sua Ratifica attraverso la Legge n. 130 del 2.08.2008. Nonostante la condanna da parte della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, per il Parlamento italiano l’argomento non è essenziale ma il pronunciamento della Corte Costituzionale mette la parola fine alla lunga attesa.
“La pronuncia della Corte consente all’Italia di allinearsi alla gran parte dei Paese Europei.
Il Ministero dell’Interno il 19 gennaio ha inviato ai Prefetti una Circolare affinché i Comuni siano informati e pronti ad accogliere le richieste dei neo genitori. Alcuni Comuni virtuosi in Italia hanno già pubblicato l’informazione sui loro siti, predisponendo modelli di dichiarazione dei genitori sulla concorde volontà di attribuzione del c.d. doppio cognome ai nuovi nati. Il Comune di Alessandria, ad esempio, ha già accolto alcune richieste e quindi il nuovo diritto è applicato.

“Zonta Club Alessandria coglie l’occasione dell’8 marzo per far conoscere a tutte le donne questo nuovo diritto affinché, di comune accordo con i loro mariti/compagni, possano esercitarlo da subito consentendo ai bambini di costruire la propria personalità ed identità personale su basi paritarie in famiglia e nella società”, afferma Nadia Biancato, past Direttore Internazionale di Zonta e responsabile advocacy di Zonta Club Alessandria.

Barbara Rossi

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