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inaugurazione-ospedale-acquiProblemi in arrivo all’ospedale “Galliano”. Con soddisfazione scrivevamo sul numero di febbraio del nostro giornale che la cardiologia ad Acqui era salva. Un risultato ottenuto dopo una lunga trattativa territoriale tra Comune e Regione che, però, oggi siamo costretti a rinnegare. L’azienda sanitaria locale non si è espressa ma dalla Regione trapela la volontà di chiudere il reparto di cardiologia in pochi mesi. A febbraio ci saranno gli ultimi ricoveri e poi diciamo pure addio ad un altro baluardo dell’ex dea acquese: dopo il reparto nascite e lo spostamento di un macchinario di oculistica a Casale ora tocca al reparto ancora più importante. Il clima all’interno del nosocomio acquese è triste, soprattutto quando si entra in medicina. “Sapere che prima o poi non ci sarà la cardiologia è un duro colpo, un fatto grave – dicono alcuni pazienti – non sono bastate le migliaia di firme raccolte in passato”.
Il sindaco Bertero ha incontrato il prefetto di Alessandria per denunciare questo fatto irresponsabile ottenendo, però, un nulla di fatto, poiché non di competenza di questa autorità. Nella delibera regionale si parla di “revisione del servizio di cardiologia” con necessità di una struttura complessa di riferimento, da qui l’allarme della chiusura. Il movimento 5 stelle e il Pd locale hanno mosso alcune perplessità con necessità di chiarimento richiesto alla giunta regionale. “Il processo d’integrazione tra ospedale di Acqui e le strutture, in provincia di Alessandria, sarà completata entro il 2016 con l’obiettivo di superare i problemi organizzativi” fanno sapere dall’assessorato regionale della Sanità.

 

Giampi Grey

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