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Il fallimento di Amiu ha procurato, come prevedibile, una serie di problemi per l’amministrazione comunale di Alessandria.
Si devono analizzare le richieste presentate dai creditori, compito già avviato dai curatori fallimentari il 15 maggio e che proseguirà a ottobre. Occorre, inoltre, determinare quale sarà il futuro dei 190 dipendenti e chi si occuperà della raccolta dei rifiuti. Per quest’ultima questione, per molto tempo, è stata formulata l’ipotesi di integrare l’attività di raccolta a quella di smaltimento sotto un unico soggetto, l’Aral. Ragioni di carattere economico e normativo hanno portato all’abbandono di tale strada.
Allora, è stata indetta a maggio una gara per l’assegnazione del servizio, alla quale hanno partecipato due aziende, la catanese Dusty e la lodigiana La Luna. A giugno, però, l’apertura delle buste ha posto di fronte offerte ritenute incongrue sotto vari aspetti.
La giunta Rossa, quindi, ha deciso di intraprendere l’iniziativa della creazione di una multi utility sotto l’egida dell’Amag, che si occupa già del servizio idrico e del gas. In due sedute del Consiglio Comunale sono state approvate le modifiche allo statuto della partecipata, necessarie per ampliare il suo raggio d’azione al trattamento dei rifiuti. In attesa dell’arrivo di un partner commerciale (Iren?) che renda finanziariamente possibile il progetto, i piccoli comuni presenti in Amag hanno protestato, affermando di essere dubbiosi sulla sua fattibilità.

Stefano Summa

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