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Un’estate infuocata tra genitori e sindaco . Si aggiudica l’appalto un’azienda di Reggio Emilia che fornirà i pasti per i prossimi cinque anni

La gestione precedente, affidata alla Pubblica Amministrazione, era considerata una vera eccellenza

Il tema dell’alimentazione è molto importante per la salute umana. Ciò che assumiamo durante il giorno permette al nostro organismo di stare bene. Per questo motivo sapere cosa si mangia è vitale e lo è ancora di più per coloro che pranzano o cenano fuori casa come, ad esempio, gli studenti delle scuole primarie. Il tema della gestione delle mense nelle scuole spesso è un tabù: affidare a privati la gestione della mensa non porta sempre risultati eccellenti dal punto di vista della qualità, capita invece il contrario qualora ditte private riescano a garantire un servizio di ottima qualità. Ad Acqui Terme la gestione delle mense scolastiche fino ad ora era affidata alla Pubblica amministrazione, dunque internamente, con un servizio considerato da molti genitori un’eccellenza locale. Da qualche settimana, però, la gestione è passata in mano a privati attraverso una gara d’appalto, indetta a luglio, alla quale hanno partecipato solo due società del settore. A Palazzo Levi sono giunte due offerte: una proveniente dalla “Policoop” di Ovada, società conosciuta in provincia per i servizi di ristorazione tra Piemonte e Liguria; l’altra proveniente dal Centro Italia, esattamente da Reggio Emilia, dove ha sede la “Cir Food”, ritenuta l’azienda leader a livello mondiale per il confezionamento e la distribuzione di pasti. Ed è stata proprio la società emiliana ad aggiudicarsi l’appalto per i prossimi 5 anni. Con fatturati che si aggirano intorno ai 450 milioni annui, la “Cir Food” prepara e distribuisce in media 75 milioni di pasti al giorno di cui 200 mila nelle mense scolastiche, fornendo questa tipologia di servizio a 400 comuni italiani. All’attivo conta 11 mila dipendenti e sedi vicine alla Bollente a Torino e Genova. “Con la decisione di affidare ai privati la gestione del servizio di mensa scolastica ci abbiamo messo la faccia – dice il Sindaco Bertero – tenuto conto che ho un bimbo di 3 anni che sarà presto fruitore di questo servizio” Il motivo del cambio di direzione nella gestione del servizio è prettamente economico dato con un risparmio di 100 mila euro l’anno, ma non tutti sono d’accordo, soprattutto nel metodo seguito. Secondo il consigliere comunale di minoranza, Aureliano Galeazzo, “non sono stati consultati gli utenti interessati, docenti e genitori, ed il parere della commissione Bilancio è stato formato in maniera irrituale”. L’opposizione, poi, ha accusato l’amministrazione comunale per la “frettolosità della scelta, perdendo così un’altra occasione di amministrare la cosa pubblica nell’interesse della collettività e con il giusto coinvolgimento degli attori interessati”. Sul tema interviene il comitato dei genitori, invitato in realtà a partecipare ad inizio luglio per discutere di questa scelta: “Nessuno di noi – ha detto Marianna Vomeri del Comitato mense cittadine – ha preconcetti nei confronti della privatizzazione del servizio, ma siamo convinti che un sano confronto con le famiglie, gli insegnanti e gli stessi cittadini, prima di prendere decisioni definitive, sarebbe stato auspicabile”. E così, mercoledì 11 settembre, c’è stato l’incontro, presso la sala consiliare di Palazzo Levi, tra l’azienda ed il Comitato per alcuni chiarimenti. Alla domanda sul cosa intende fare la “Cir Food” dal punto di vista degli investimenti, i dirigenti presenti hanno così risposto: “Non abbiamo solo previsto investimenti in strumentazione, come ampliamente riferito, ma abbiamo intenzione di fornire ai ragazzi prodotti di natura biologica: dal succo alle verdure, legumi, frutta. Non mancheranno alcuni prodotti di origine controllata”. Intanto, la “Cir Food” ha iniziato ad operare il 12 settembre nei tre punti di cottura esistenti in città. Un’attività preceduta dall’acquisto di tre lavastoviglie per garantire l’utilizzo dei piatti in ceramica, segno che il privato non punta sempre e solo al profitto come qualcuno allude. Solo nella scuola Fanciulli di zona Bagni saranno utilizzati piatti a perdere in materiale compatibile. Ultima novità riguarda il sistema dei pagamenti, che potranno avvenire nelle tabaccherie convenzionate, attraverso apposite ricariche ed anche presso la tesoreria comunale.

Giampi Grey

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