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Nelle elezioni politiche in cui il premier uscente annuncia di “salire in politica, per evitare di confondersi e mischiarsi con i suoi avversari, che al massimo possono permettersi di scendere in campo”, abbiamo assistito – tra le altre cose – alla volgarizzazione dei partiti stessi, fenomeno già riscontrato in precedenza ma amplificato in questi ultimi mesi. A confermare questa sensazione sono i manifesti elettorali scelti dalle varie fazioni e affissi in qualsiasi spazio disponibile, anche al di fuori dei pannelli installati appositamente per i candidati.

manifesti elettoraliSi tratta quindi di manifesti abusivi? Abbiamo contattato tre agenzie delle Provincia di Alessandria per chiedere lumi sulla faccenda, e hanno garantito che il tutto è stato fatto senza infrazioni da parte dei partiti. “Semmai c’è stata una volgarizzazione della politica. – ci spiega una responsabile – Rispetto al passato alcuni politici (e con essi, le rispettive fazioni) hanno deciso di promuovere la loro campagna elettorale nei comuni pannelli pubblicitari per anticipare i tempi”. Nessun abuso, quindi, e nessuna multa prevista per i candidati. Che si trovano sempre più spesso a condividere la bacheca delle affissioni con la pubblicità di un supermercato e con altre manifestazioni collaterali alla campagna elettorale (si sa, febbraio è il mese del carnevale). La domanda che sorge spontanea, di questi tempi, è sempre di natura economica. Ma questi partiti avranno pagato la tassa sulle affissioni o – approfittando del periodo – avranno pensato che “ogni scherzo vale”?
Secondo le agenzie pubblicitarie territoriali coinvolte, tutti i manifesti presenti nelle nostre città sono in piena regola. “In alcuni casi abbiamo provveduto alla rimozione o, in alternativa, le affissioni sono state coperte da cartelli che indicavano un abuso” confermano – in coro – tutte le aziende coinvolte. Diversi casi di manifesti elettorali abusivi sono stati riscontrati soprattutto nel novese e nell’alessandrino, specie nelle strade secondarie di collegamento tra le due città. Ed è proprio nella periferia di Novi Ligure che si è assistito ad una vera e propria lotta tra cittadini furiosi (o ragazzi maleducati) che hanno strappato le affissioni elettorali situate in due sottopassaggi situati in zona Ilva, lasciando i resti in mezzo alla strada, con gli operatori ecologici costretti a fare gli straordinari per rimuovere la carta dalla sede stradale. La campagna elettorale è comunque prossima alla chiusura, e tra poco più di una settimana si tornerà alle tradizionali affissioni pubblicitarie, senza rimpiangere le promesse elettorali stampate sui manifesti politici che, talvolta, invadono anche gli spazi non destinati a loro.
D’accordo che la pubblicità è l’anima del commercio, ma così si esagera!

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