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Nel clima generalizzato di “tutto è allo sfascio” l’allarme sull’Aristor che fornisce la ristorazione per le scuole di Alessandria e Valenza lanciato dal consigliere regionale Marco Botta, ha indotto la nostra redazione a chiedere alla rete e alla community del quotidiano on-line dialessandria cosa ne pensassero del servizio mensa in generale, non di “Aristor” nello specifico, la cui eccellenza è indiscussa. Ebbene le risposte sono state di un unico tono: “Poco male”. Approfondendo, ci siamo resi conto che la refezione scolastica nella maggior parte dei casi viene “digerita”, perchè si deve, da bambini e famiglie; la preoccupazione é più delle istituzioni, delle partecipate e delle cooperative per una questione di stipendi di chi vi lavora e appalti vari. Di seguito ecco i commenti della rete in Alessandria e provincia:

“Se non ci saranno più le mense almeno sapremo cosa mangiano i nostri figli”

“Una volta c’era il cestino e si sentiva la mano della mamma”

“Vorrà dire che torneremo alla gavetta”

“Mia figlia ha sempre detestato la mensa e non é stato possibile esonerarla, peccato che ora sia alle scuole superiori”

“Un costo in meno per la famiglia, una merenda da casa peserà certamente meno sul bilancio”

“L’importante é che non venga meno il tempo pieno, non saprei come fare”

“Mi dispiace per i lavoratori ma per i bambini no”

“Mio figlio adora la mensa e non mangia più quello che faccio io”

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