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La presenza di Antonio Ingroia a Ovada ha destato molta curiosità e partecipazione tra la popolazione, nonostante la fitta nevicata dello scorso 30 gennaio che ha imbiancato e causato diversi problemi in tutta la Provincia di Alessandria. L’ex magistrato della Procura di Palermo si è recato in città per un breve incontro pomeridiano con i giovani di “Libera” (Associazione contro le mafie) e i soci del Centro Pace “Rachel Corrie”, che si è svolto presso la biblioteca dell’Istituto Santa Caterina – Madri Pie di Ovada. Durante la chiacchierata con i giovani si è discusso prevalentemente della lotta alla mafia e della lunga trattativa tra Stato e mafia negli anni dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, vissuti in prima persona da Ingroia nel finire degli anni ’80.
Successivamente, l’ex leader di “Rivoluzione Civile” è stato tra i protagonisti della serata organizzata dal Circolo Ovadese e Valle Stura di Legambiente presso la Soms locale per discutere sulle problematiche del Terzo valico. “Credo che quest’opera, così come la TAV per gli abitanti della val Susa, rappresenti un’ingiustizia verso le comunità interessate” ha spiegato Ingroia, accompagnato sul palco da Gianni Repetto (Comitato Terra e Libertà di Gavi Ligure), Mario Bavastro (Presidente Circolo Legambiente Val Lemme) e Davide Ghiglione (Comitato No TAV e Terzo Valico). “Credo che la politica sia incapace di incidere sull’economia reale del Paese. In questo momento si portano avanti questi progetti utili solo per gli interessi personali di qualcuno. Spesso in queste vicende c’entra anche la criminalità organizzata, tant’è vero che sempre più spesso deve interviene la magistratura per sistemare le cose”, ha concluso l’ex magistrato.

Luca Piana

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