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Il presidente Costanzo Agnese ha le idee chiare per uscire dalla crisi

Unione Artigiani spa ha aderito al movimento nazionale

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Il presidente dell’Unione Artigiani spa, Costanzo Agnese, ha le idee chiare: per risollevare l’economia, si deve cambiare la politica e va instaurato immediatamente un dialogo tra banche e imprese. La società di servizi per le piccole e medie imprese artigianali di Alessandria che presiede, vede tutti i giorni la crisi, aggravata dalla burocrazia e dalla mala gestione amministrativa. I numeri della crisi sono impietosi: nell’ultimo periodo, il 20% delle attività si è trovata costretta a chiudere, mentre l’associazione ha perso cento dei loro clienti che da tempo seguivano.

L’Unione Artigiani ha aderito al movimento Imprese Che Resistono, nato per far sentire la voce autonoma e indipendente di coloro che creano prodotto in Italia. La mobilitazione nei giorni scorsi ha manifestato a Torino e ha incontrato Casaleggio.
Il presidente Agnese ci dice: “È un imprenditore come gli altri e come tale a noi si è presentato, se non altro parliamo, quindi, la stessa lingua”.

Per uscire dalla crisi, Agnese ha spiegato che è indispensabile che lo Stato paghi subito i crediti verso le imprese, e che le banche ricomincino a rilasciare prestiti a tassi agevolati. “Attualmente”, ci spiega, “per un imprenditore in difficoltà è difficile ottenere un prestito minimo di 10 – 15 mila euro, così facendo non si può dare lo slancio necessario al tessuto delle piccole e medie imprese. Altro provvedimento da adottare con urgenza chiesto a gran voce da tutti i titolari di un’attività è l’abolizione dell’Irap”  Sulla situazione alessandrina di sofferenza economica, Agnese dichiara: “Basta continuare a rinvangare il passato, è chiaro che c’è un disavanzo, ma è arrivato il momento di fare e con i 90 milioni di entrate in bilancio facciamo qualcosa di concreto per la città; iniziamo a ridurre lo stipendio a chi non lavora e a pagare i crediti delle imprese. Occorrono tagli razionali per far avivere un ‘risorgimento’ alla città “.

Nonostante lo scenario a tinte fosche, Agnese vuole essere ottimista, e pensa che comunque le imprese sapranno attraversare la crisi, anche perché “nel DNA degli artigiani, c’è il gene della resistenza”.

Marcello Rossi

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