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Hobby: tutti i giorni ne inventano di nuovi, ce ne sono di tutti i tipi, ma non mi era mai capitato di conoscere qualcuno che condividesse quello di Paola e Marco.
Li ho incontrati casualmente lungo il torrente Orba mentre stavo facendo una passeggiata con i miei cani. Incuriosita dal loro abbigliamento, che ricordava quello di un pescatore, e dalla loro attrezzatura, che invece nulla aveva a che fare con la pesca, non sono riuscita a trattenermi e ho dovuto chiedergli cosa stessero facendo.
La loro risposta? “Cerchiamo oro”. Erroneamente pensavo che la corsa all’oro fosse iniziata e finita negli Stati Uniti nel XIX secolo, invece dopo una breve ricerca ho scoperto che la febbre dell’oro colpì anche la popolazione della nostra penisola.
Esattamente il periodo della corsa all’oro in Italia è compreso tra il 1848 e il 1915.
Si possono trovare numerosi documenti relativi a quel periodo presso il Museo dell’Oro e della Bessa.
La popolazione statunitense nel XIX secolo fu spinta da molteplici fattori ad abbandonare i propri lavori per ricercare la fortuna in piccoli e preziosi pezzi di oro.
Sicuramente il periodo storico contribuì in maniera non indifferente a quella che divenne una caratteristica della cultura popolare dell’epoca.
Proprio in quel periodo i trasporti così come le comunicazioni migliorarono notevolmente, il malcontento sociale dilagava ma soprattutto il sistema monetario internazionale era basato sul metallo giallo.
Oggi cosa spinge i cercatori d’oro a questa attività?
Purtroppo Paola e Marco sono andati via subito, un po’ amareggiati per non aver trovato nulla, quindi non ho potuto approfondire con loro le mie curiosità.
Non mi sono persa d’animo e la sera al mio rientro a casa ho cercato in rete.
Il risultato è stato sorprendente. Con mio grande stupore ho scoperto che sono numerose le associazioni e i gruppi che si dedicano alla ricerca dell’oro, alcune addirittura organizzano delle gare a squadre.
Inoltre ho trovano anche interessanti guide scritte da amatori che mi hanno dato tutte le informazioni necessarie per iniziare la mia personale caccia all’oro partendo da zero.
Insomma, se volete farvi prendere dalla febbre dell’oro, siete fortunati, non vi serve una macchina del tempo, ma soli stivali, setaccio e un po’ di fortuna!

Alice Porotto

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