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Aiuti da Roma o rischio commissariamento per il Comune. L’opposizione incolpa la maggioranza ma fino a un anno fa sedeva sullo scranno più alto

Chieste le dimissioni del Sindaco Rita Rossa da parte dei consiglieri del Movimento 5 Stelle

Era il luglio dello scorso anno quando la giunta di Rita Rossa, uscita da poco vincente dalle elezioni comunali, dichiarava il dissesto economico finanziario del Comune di Alessandria.
È passato ormai un anno e mezzo da quel giorno, e del fallimento del Comune se ne sono occupati abbondantemente sia i media locali che quelli nazionali, che hanno portato Alessandria alla ribalta per il triste primato di essere diventato il primo capoluogo di provincia a dichiarare il dissesto.
Da allora, dopo i fiumi di parole e di inchiostro spesi, gli alessandrini si chiedono cosa sia cambiato realmente. Innanzitutto, bisogna prendere atto che il bilancio del 2012 si è chiuso con un disavanzo di 9 milioni di euro, e che il 2013 si potrebbe chiudere con il tanto atteso pareggio di bilancio. Spetterà poi agli alessandrini giudicare se le misure ‘lacrime e sangue’ imposte dalla normativa sul dissesto valgano il pareggio di bilancio, che, alle orecchie di chi il dissesto lo paga quotidianamente, può apparire un semplice tecnicismo della politica.
Se, da una parte, l’amministrazione comunale può dire di aver raggiunto uno degli obbiettivi che si era prefissata al momento dell’insediamento a Palazzo Rosso, dall’altra, la replica dell’opposizione non si fa attendere.
Il Pdl, respingendo le accuse mosse nei confronti dell’ex giunta Fabbio, considerata dall’attuale maggioranza come principale responsabile del fallimento comunale, oltre a sostenere che la dichiarazione di dissesto si poteva evitare, va al contrattacco dell’amministrazione comunale: ‘Il Consuntivo che descrive la situazione alla fine del 2011 è reale?’, ha domandato il capogruppo Fabbio.
‘C’è un errore implicito, in quanto negli anni successivi sono state fatte delle operazioni come la cancellazione della gara Amiu – Iren, che cambiano i fatti esistenti al termine del 2011’, ha aggiunto l’ex sindaco.
Anche il Movimento 5 Stelle ha preso una posizione critica nei confronti della maggioranza, tanto da arrivare a chiedere le dimissioni del sindaco Rita Rossa.
‘Dopo sedici mesi di governo non ha prodotto alcuna soluzione significativa alla crisi alessandrina, né ha presentato un’agenda che contenga passaggi definitivi da mettere in atto. Solo questua allo Stato e balzelli ai cittadini: siamo convinti che un commissario non possa che operare meglio di questa giunta’, si legge in un comunicato stampa recentemente diffuso dal Movimento 5 Stelle.
La soluzione per aiutare Alessandria potrebbe realmente arrivare dallo Stato, in quanto al riguardo si è espressa la Corte di Strasburgo, la quale ha decretato che dovrà appunto essere lo Stato a farsi carico del pagamento dei debiti contratti dall’ente locale verso i cittadini. È veramente indispensabile che la politica abbandoni quel modo di amministrare clientelare e quella presunzione di poter trattare la cosa pubblica come un’azienda privata, che hanno condotto la città al default e l’Italia allo sfascio.

Marcello Rossi

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