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Chi si sarebbe immaginato, nel marzo del 2010, quando furono presentati in pompa magna i lavori a San Giuliano Vecchio, che sarebbe finita così: strade come una groviera, fango, buche per quello che doveva essere un intervento di miglioramento.
san giulianoI lavori di costruzione della rete fognaria e del gas furono annunciati così dall’allora sindaco “L’impegno finanziario è notevole, circa 15-20 milioni di euro, ma desideriamo restituire vita ad un’area fino ad ora trascurata in termini di servizi e, per questo, offriamo tutto il ‘corpus’ di quelli forniti da Amag …raggiungeremo un livello adeguato alla nostra qualità di vita”.
Tant’è: le fogne e il gas sono arrivati ma le strade non sono mai state ripristinate dopo i lavori di intervento, dal 2011 gli abitanti aspettano di poter camminare su una strada asfaltata vera e sono in molti, a questo punto, a rimpiangere i pozzi neri e i bomboloni di gas.
Una mamma con passeggino dice: “Ci fu detto che non saremmo stati più cittadini di serie B, oggi ci sentiamo abitanti dimenticati e di serie Z. Ci hanno dato le fogne e ci hanno tolto le strade, le tasse però continuiamo a pagarle”.
Solita storia italiana di proclami, di sprechi, lavori incompiuti e scempio del nostro territorio.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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