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“Diversificare le proposte è essenziale, cerchiamo di farlo nonostante la sofferenza delle risorse pubbliche” commenta Mirko Pizzorni

Il Comune è pronto ad ascoltare le proposte e le idee dei cittadini per incrementare il turismo in città

“Cosa ne pensa di questa città”? Una domanda veloce ai turisti che passeggiano per le strade di Acqui Terme. “Splendida”, “ordinata”, e “da scoprire”, alcune delle risposte.Nonostante la crisi, ad Acqui non mancano visitatori italiani e stranieri. Il turismo: fonte importantissima per svago, cultura ed economia.E Acqui ha tutte le carte in regola per essere meta di una o più giornate di vacanza.Perchè? Per esempio le sue origini antiche: il comune venne infatti fondato dai Romani nel II secolo a.C. Acquae Statiellae è il nome che gli stessi Romani attribuirono alla città, attorno alle sorgenti termali. Simbolo del patrimonio termale di Acqui è la Bollente, fonte da cui l’acqua sgorga a circa 75 gradi.Altri stabilimenti si trovano in zona Bagni, costruiti originariamente nel Quattrocento.E ancora, i resti dell’acquedotto romano, il Castello dei Paleologi che ospita il Museo Archeologico e la chiesa di San Pietro (conosciuta come chiesa dell’Addolorata).Dunque un buon curriculum che, se sfruttato al meglio, può fare la differenza (economica), in momenti di difficoltà. Crisi o meno, “Acqui tiene”, commentano i funzionari del Comune. “La politica del Comune è quella di pensare e coordinare attività che portino gente”. Tra queste, diverse manifestazioni gratuite, estemporanee o consolidate. Il Premio Acqui Storia, premio letterario nato nel 1968, e Acqui&Sapori con la sua nona edizione, sono alcuni degli eventi più importanti. Anche la gastronomia fa la sua parte, e la cucina piemontese attira non pochi interessati. Altra iniziativa attiva da tempo è infatti la Mostra Regionale del Tartufo, prevista quest’anno il 24 novembre. Nel 2012 Acqui era il quindicesimo comune della regione Piemonte e resta da anni al primo posto per la provincia di Alessandria, sia come arrivi che come presenze.”Diversificare le proposte è essenziale, e cerchiamo di farlo nonostante la sofferenza delle risorse pubbliche”, commenta l’assessore al turismo Mirko Pizzorni. “Inoltre, stiamo tentando di promuoverci anche a livello europeo”. Non molti sanno che Acqui è uno dei membri fondatori dell’associazione E.H.T.T.A (European Historical Thermal Towns Association), che unisce 24 storiche città termali in un percorso che passa attraverso Germania, Francia, Italia, Turchia, solo per citarne alcune. Dal 2009 l’associazione si mobilita per salvaguardare patrimoni culturali e far sì che tutti possano vederli con i propri occhi. In città comunque non mancano iniziative che riguardano lo spettacolo, con rassegne teatrali e concerti. In data 16 novembre andrà in scena “Gaber, se fosse Gaber”, con Andrea Scanzi (ingresso libero).Dal 17 si svolgerà la Fiera di Santa Caterina con banchetti e stand, e ogni quarta domenica del mese, in Corso Bagni, largo al vintage: c’è il mercatino degli “sgaientò”, (che significa scottati dall’acqua bollente) tra cose vecchie, cose usate ed antiquariato.”In Comune siamo pronti ad ascoltare anche le proposte dei cittadini, per avere nuove idee ed incrementare il turismo”, prosegue l’assessore Pizzorni. Buone intenzioni e buoni risultati, dati alla mano.I turisti al di sotto dei trent’anni, però, scarseggiano. Come mai? “Molti arrivano grazie alle manifestazioni sportive, come il Summer Volley. Purtroppo non è facile attirare i giovani. Forse, a volte, non sono abbastanza rappresentati”.

Ilaria Zanazzo

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