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Mancano sei mesi alla riforma regionale sul territorio piemontese

Mancano poco più di sei mesi alla completa attuazione della nuova riforma regionale che ha l’obiettivo di razionalizzare l’organizzazione del servizio idrico integrato e della gestione integrata dei rifiuti urbani su tutto il territorio piemontese, compreso quello della provincia di Alessandria e dell’Astigiano.
Mentre rimarrà invariata la parte riguardante la gestione dell’acqua entro il 31 agosto del 2013 i Consorzi che si occupano invece della raccolta dei rifiuti, tre operanti nell’alessandrino, acquese – ovadese – novese – tortonese e casalese, uno operante in provincia di Asti, saranno messi in liquidazione per lasciare spazio all’istituzione di una Conferenza d’Ambito.

L’ente sarà composto dalle rappresentanze delle 2 Province e dei 308 Comuni cui faranno capo, tra le altre funzioni, la pianificazione, l’organizzazione della gestione dei servizi, le determinazione delle tariffe, il controllo operativo, tecnico e gestionale sull’erogazione dei servizi.
La riforma prevede inoltre la creazione di un unico ambito territoriale ottimale, attualmente diviso in due secondo la geografia provinciale che sarà presto modificata con l’annessione del territorio Astigiano nella provincia di Alessandria. Il vero dilemma ricade ora sul costo per i cittadini del servizio per la raccolta e smaltimento dei rifiuti che sarà rideterminato mentre rimarrà invariato quello riguardante il consumo delle acque.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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