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L’aspetto antropologico e sociale delle antiche feste paesane. Di origine romana ma storicamente risalenti all’inizio del ‘900.

Un vero e proprio business con un giro di affari di circa 2 milioni di euro.  Sovvenzioni regionali e sgravi fiscali

Estate sinonimo di vita in piazza, feste, sagre ed eventi nei comuni della provincia di Alessandria. Vivere e sentire i sapori, gli odori, le tradizioni di culture trascorse, di usi e costumi che si perdono nella memoria, ma ancora vivi. Sagre ed eventi come momento straordinario di aggregazione fra generazioni diverse e gente proveniente da altri luoghi.
Il paese con i suoi guardiani, i vecchi seduti in piazza vicino alla chiesa, si apre al mondo, al di là di quelle porte invisibili dei suoi confini e abbraccia i forestieri mostrando di quanto è capace.
Il nostro territorio è fra i più ricchi d’Italia per numero di sagre; sicuramente la tradizione contadina di queste terre ha determinato il mantenimento delle tradizioni.
La sagra deriva etimologicamente da sacrum, sacro, e si rifa alle feste popolari che avvenivano dinanzi ai templi per onorare le divinità in epoca romana.
Con l’avvento del Cristianesimo la collocazione si spostò sul sagrato delle chiese per celebrare il santo patrono. L’offerta dei prodotti per ingraziarsi la divinità ha determinato la connotazione culinario-gastronomica di questi tipi di feste.
La sagra coincide quasi sempre con la ricorrenza del santo patrono del luogo e sebbene la sua derivazione linguistica risalga all’epoca romana, la storia della sagra, invece, vera e propria, risale soltanto all’inizio del ‘900 e fu ampiamente agevolata dalla propaganda fascista per la promozione della territorialità.
La sagra ha rappresentato fino al boom economico un momento di apertura, la rara occasione di mobilità di persone ed eccezionalmente di trasporto da un luogo ad altro, psicologicamente è ancora adesso l’occasione per l’espressione del miglior campanilismo con la valorizzazione di un prodotto gastronomico o artigianale, identificativo del luogo stesso.
13703337Alcune sagre hanno avuto i natali in maniera originale come il caso di Molare con la sua sagra del polentone: la tradizione popolare narra di un piatto di polenta calda offerta dalla famiglia nobile molarese, Gajoli Boidi, ai pellegrini infreddoliti e affamati, bloccati in paese da un’eccezionale nevicata il giorno delle Ceneri, all’uscita della Messa.
Il valore della sagra oggi è la conservazione della genuinità dell’atmosfera e del cibo, in barba alle mode e alle sofisticazioni.

Fausta Dal Monte

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Economia-sagre-#1Considerate per molto tempo iniziative strettamente locali e dal richiamo relativamente modesto, le sagre sono diventate negli ultimi anni un fenomeno gastronomico e sociale di grande rilievo. Ciò è avvenuto in tutta Italia e, in particolare, nella nostra provincia. Un aspetto da non trascurare nella questione è l’apporto economico di tali manifestazioni, stimato qualche anno fa in un’indagine dell’Ufficio Studi dell’Associazione Commercianti sui 2.000.000 di euro per la provincia di Alessandria.
Solitamente le sagre sono organizzate dalle pro loco al fine di raccogliere fondi per il loro sostentamento, trattandosi esse di enti no-profit. Ogni anno le Regioni stanziano alcuni finanziamenti all’interno di progetti per valorizzazione dei prodotti locali. Gli eventi devono essere di carattere “occasionale”, cioè non rivolti propriamente al commercio di alimenti e bevande. L’obiettivo, come si è detto, è quello di sostenere l’ente organizzatore o di fornire contributi in beneficienza. Per il suo conseguimento, prescrive la risoluzione n. 54/E del 5 maggio 2000, non è necessario avere una posizione Iva. Si tratta, quindi, di un’agevolazione a livello fiscale, spesso contestata dall’ASCOM poiché ritenuta penalizzante per gli esercizi a esso associati. L’organizzazione di spettacoli a corredo della sagra richiede il rispetto degli adempimenti SIAE per il diritto d’autore e di quelli ENPALS per l’ambito giuslavoristico. Senza dimenticare, naturalmente, la retribuzione degli artisti. Ogni raccolta di fondi deve essere documentata da un adeguato resoconto di bilancio entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio: occorre indicare l’esito delle entrate e delle uscite, oltre che corredare il tutto con una relazione illustrativa. Questo rapporto deve essere presentato separatamente dal rendiconto di fine anno della associazione no-profit.
Il decreto Semplificazioni DL n.5/2012 ha introdotto la possibilità di poter servire cibi e bevande in occasioni di sagre senza l’autorizzazione del Comune di riferimento ma presentando solo la SCIA (Segnalazione certificata d’inizio attività). È permesso, inoltre, derogare alcuni requisiti imposti dall’articolo 71 del D. Lgs. n. 59/2010, che norma l’accesso e l’esercizio delle attività commerciali.

Stefano Summa

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Ecco le sagre, gli eventi e le manifestazioni che accompagneranno la nostra estate alessandrina.

Mostra culturale “Carlo Mazzetti Nel cammino del pensiero”
Fino al 31 luglio, il Castello di Casale Monferrato, nei week-end, ospiterà una mostra espositiva (a cura di Giovanna Barbero) in cui ci saranno 70 opere tra dipinti e sculture. Orari della mostra: venerdì 15,30/19,00; sabato e domenica 10,00/13,00 – 15,30/19,00. L’ingresso alla mostra è gratuito.

DSC00917Sagra del fritto misto alla piemontese:
Il primo week-end di agosto (1,2,3) a Castellazzo Bormida, Alessandria, si terrà la sagra del fritto misto alla piemontese, dalle origini molto antiche. Quando gli animali venivano ancora macellati a casa, si cucinavano anche le loro frattaglie, così che si potesse sprecare il meno possibile. Nel corso del tempo la ricetta ha subito variazioni e modifiche e, abbinando il dolce con il salato, adesso è possibile gustare il piatto con l’aggiunta di mela e amaretto (prodotti comunque piemontesi), oltre a svariate verdure e carni miste. Nello specifico, il fritto misto prevede: polmone (fricassà bianca), fegato (fricassà nèira), granelle, salsiccia, cervella, mela, melanzana, amaretto, lonza di maiale e semolino dolce (polenta dossa, friciulìn).

Piatto+di+bollito+lessoSagra del bollito misto:
A Mantovana, frazione di Predosa, dal 6 al 13 agosto, si terrà la sagra del bollito misto, oggetto di innumerevoli imitazioni. Preparato secondo un’attenta selezione di carni (lingua, testina, cotechino e magro), il bollito sarà accompagnato dall’ottimo bagnet, frutto dell’antica ricetta con acciughe, prezzemolo ed un ingrediente segreto che fa la differenza.

Sagra dei salamini d’asino:
Dal 14 al 21 agosto, a Castelferro, si svolgerà la tradizionale sagra dei salamini d’asino. Il menù propone una vasta gamma di scelta tra antipasti, primi piatti, secondi piatti, contorni, formaggi, frutta, dolce, vini e bevande, ma i protagonisti indiscussi di questa sagra saranno i famosi salamini d’asino, nati da ricette tradizionali.

Fiera di San Desiderio:
Domenica 24 e lunedì 25 agosto 2014, a Castelnuovo Scrivia, si potrà partecipare alla fiera di San Desiderio. Si comincia la domenica mattina, alle ore 09.00, per poi concludere il lunedì, dalle ore 18.00. Il programma dei festeggiamenti è ricco di eventi e, oltre ai fuochi d’artificio del lunedì, propone concerti, rassegne enogastronomiche e la fiera con i suoi 100 banchi nelle vie del centro.

Fiera di San Bartolomeo:
Domenica 14 settembre, ad Arquata Scrivia, si terrà la tradizionale fiera di San Bartolomeo. In occasione di questa manifestazione, sono previsti una serie di eventi e spettacoli. I punti di ristoro saranno a cura delle Pro Loco ed i negozi rimarranno aperti.

Casale città aperta:
In occasione della festa del vino (sabato 20 e domenica 21 settembre), continua, con un’edizione extra, la tanto apprezzata iniziativa “Casale Città Aperta”. L’obiettivo è far conoscere, durante il Mercatino dell’Antiquariato (seconda domenica del mese e sabato precedente), i monumenti e i musei cittadini.

Fiera Europea:
L’ultimo week-end di settembre (26,27,28), ad Alessandria, Viale della Repubblica, si terrà la fiera europea che, dal 2011, vanta numerosi consensi. Il mercato ospiterà circa cinquanta operatori commerciali provenienti da Grecia, Irlanda, Germania, Francia, Inghilterra, Belgio, Olanda, Danimarca e molti altri ancora. Numerosi i prodotti che si possono trovare: da specialità enogastronomiche tipiche, a manufatti di artigianato.

Mercatino di Gagliaudo:
La Fiera di Gagliaudo, che si terrà domenica 28 settembre, è la più grande di Alessandria per quanto riguarda il numero di operatori e visitatori. Quest’anno giunge alla 16a edizione e, in sua occasione, come ogni anno, viene ospitato un settore dedicato all’artigianato e a prodotti enogastronomici. Il mercatino si svolge nelle vie del centro, adornate da oltre 500 bancarelle, con negozi aperti, musica dal vivo, lunapark, esibizioni sportive e balli, sfilate di moda e tanto altro ancora.

Giada Guzzon

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