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La rivincita degli “sfigatelli”. No, non è il titolo di una commedia demenziale americana. Bensì, la chiosa perfetta per descrivere la vittoria di Gianfranco Cuttica di Revigliasco alle elezioni di Alessandria, utilizzando un termine sdoganato scherzosamente dallo stesso esponente della Lega Nord. Diventato sindaco al ballottaggio (si è espresso in suo favore il 55,68% degli elettori, con un totale di 18.762 voti), riportando così il Carroccio alla guida della città 15 anni dopo Francesca Calvo. Un risultato che chiude l’era Rossa (uscita sconfitta con il 44,32% delle preferenze, nel complesso 14.937) e sovverte definitivamente i pronostici, che prevedevano una contesa tra il primo cittadino uscente e Michelangelo Serra del Movimento 5 Stelle. L’affluenza alle urne s’è fermata al 46,36%, rispetto al 55,69 dell’11 giugno.

“È stato premiato un lavoro di comunicazione che è entrato nel cuore dei cittadini, al di là delle differenze ideologiche – il commento a caldo di Cuttica – parlavano di ultimi della classe o di un candidato debole, invece abbiamo vinto le elezioni, intercettando la volontà di riscatto degli alessandrini in maniera trasversale”. A fare la differenza in favore del centrodestra hanno contribuito senza dubbio le incursioni in città di Matteo Salvini, in grado di sostenere il proprio cavallo di battaglia col peso specifico della sua forte presenza a livello mediatico. Tuttavia, sarebbe limitativo ricondurre il merito del successo finale solamente al segretario federale della Lega. Elezioni Alessandria #2Cuttica medesimo ci ha messo molto del suo, trovando le parole e i toni giusti in campagna elettorale per convincere i concittadini a veicolare il malessere verso l’amministrazione Rossa sul centrodestra, al primo come al secondo turno. Una grossa mano l’hanno data anche campioni di preferenze come Giovanni Barosini (il più votato in città con 826 preferenze, per lui è pronto un assessorato) e il futuro vicesindaco Davide Buzzi Langhi. Oltre a Emanuele Locci, che ha dato indicazione di voto in favore del leghista, senza stringere formalmente un accordo di apparentamento. Quello che, invece, hanno siglato, quasi in extremis, Rita Rossa e Oria Trifoglio, una mossa che ha spiazzato molti e, a conti fatti, ha convinto pochi.

Nel prossimo consiglio comunale, Cuttica di Revigliasco potrà contare su una maggioranza composta da 20 elementi, 9 provenienti dalla Lega, 7 da Forza Italia, 3 da SiAmo Alessandria e 1 da Fratelli d’Italia. Resta all’opposizione Locci, destino condiviso dagli altri aspiranti sindaco Trifoglio e Serra (quest’ultimo accompagnato da Cammalleri), mentre il centrosinistra porterà in aula 8 esponenti, 6 del PD e 1 a testa tra Lista Rossa e Moderati.

Stefano Summa
@Stefano_Summa