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Sono già trascorsi 10 anni dalla prima missiva e domani il Festival delle lettere aprirà la decima edizione in Piazza Gae Aulenti, dove dalle 18.00 il record man e sportivo Alex Bellini, inaugurerà un iceberg di ghiaccio, simbolo della prossima avventura che lo metterà alla prova nel 2015. Anche per Alex l’obbligo di una lettera, per lui eccezionalmente ghiacciata all’interno dell’iceberg.

 

Sempre domani, sarà possibile assistere all’esibizione di alcuni calligrafi, arruolati per disegnare il logo del Festival delle lettere sulle strade che circondano Piazza Gae Aulenti e dalle 19,00 in poi, in collaborazione con il CONI, numerosi sportivi si presteranno alla campagna Writing the distance.

 

Oltre ventimila lettere scritte rigorosamente a mano in 10 anni: sono questi i numeri che hanno portato anche quest’anno l’Associazione 365GRADI con il Comune di Milano Settore Biblioteche, a programmare la decima edizione del Festival delle Lettere, che si svolgerà al Teatro Litta dal 30 settembre al 5 ottobre.

Attorno al tema principale 2014, Lettera a un sogno, il Festival organizzerà una settimana di eventi esclusivi sul filo delle emozioni che solo una lettera può raccontare. Teatro, cinema, arte, laboratori, dibattiti e improvvisazioni per un programma unico, ricco di celebri ospiti che si alterneranno nel corso delle giornate del Festival.

 

Viviamo in un mondo dove immaginare il proprio futuro è difficile, dove tutto parla di crisi e troppo spesso le difficoltà oscurano ogni strada possibiledichiarano il Presidente del Festival delle lettere Luca Carminati e il Direttore Artistico Marco Corbanima come spesso accade, è proprio nelle notti più buie che nascono i sogni più grandi  e chi ha ancora il coraggio di sognare trova la forza per esprimere le proprie emozioni. Emozioni che, attraverso una lettera, assumono una portata universale  e un valore inspiegabilmente più autentico e sincero. Il tema della decima edizione del Festival è proprio questo. E molto di più.

 

Un successo quello del Festival delle lettere, che è cresciuto progressivamente nel corso delle 10 edizioni: oltre 4500 scrittori under 14, quasi 11000 scrittrici donne, 20 regioni coinvolte nelle missive per oltre 30 nazionalità diverse. I partecipanti non hanno età perché la lettera non ha età: il mittente più giovane ha solo 4 anni mentre il più longevo ne vanta ben 97, invece la lettera più datata risale al 1846.

 

Quest’anno il vincitore della categoria Lettera a un sogno, sarà decretato nel corso della serata del 4 ottobre. Una giuria di qualità composta di scrittori e direttori di testate, si occuperà di individuare tra i dieci finalisti, lo scritto più rappresentativo di questa decima edizione.

Oltre alla categoria sopra citata, la giuria si occuperà di individuare i vincitori anche delle categorie “Lettera dal cassetto”, “Lettera a tema libero”, “Lettera under 14”.

 

La lettera ha sicuramente un fascino che va di là delle mode e dei costumi. Forse perché è padrona del tempo in un modo davvero speciale. Innanzitutto perché ha quasi la stessa età della scrittura. Poi perché è una forma di comunicazione che fa dell’attesa una sua parte integrante. Attendere una lettera o attendere che qualcuno riceva la nostra lettera e ci risponda, è un piacere sottile che l’istantaneità degli strumenti moderni difficilmente riuscirà a soppiantare.

 

In più, la lettera è un territorio universale, che appartiene a tutti e ciascuno può scegliere come percorrerlo. Non ci sono limiti, non ci sono differenze, esistono solamente il pensiero, un pezzo di carta e una penna, che il Festival delle lettere decide di celebrare dal 29 settembre al 5 ottobre.

 

 

Tutte le informazioni sul Festival delle Lettere su http://www.festivaldellelettere.it/

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