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L’approvazione del DDL Cirinnà in Senato sulle unioni civili sembrava cosa fatta, invece all’ultimo momento il M5S decide di non votare l’emendamento Canguro. Il Pd  accusa il movimento di avere perso per l’ennesima volta un occasione, di inaffidabilità e di analfabetismo istituzionale, di essersi attestato sulle posizioni della Lega Nord e del PDL e di essere dedito al più antico calcolo politicista. I partiti del Centro Destra, Lega Nord e PDL esultano e affermano che le maggioranze trasversali non funzionano, ritengono aberrante che si proponga l’utero in affitto, mentre il M5S sostiene che dopo il ritiro di migliaia di emendamenti non sussisteva più il presupposto per votare l’emendamento Canguro e respinge le accuse del PD. Alcuni opinionisti affermano che il dietrofront del M5S sia dovuto al fatto che il vertice temesse nel caso avessero votato l’emendamento canguro di essere penalizzato alle prossime elezioni amministrative per i comuni di Roma, Milano, Napoli, ecc. Ma c’è anche chi sostiene che il DDL Cirinnà potrebbe persino rappresentare uno scoglio sul quale la nave della maggioranza corre il rischio di affondare. Una vicenda che lascia un po di amaro e per come si è svolta sinora non ha ancora decretato vincitori, in compenso però ci sono già degli sconfitti, tutte le coppie interessate, ma non solo, che attendono una legge sulle unioni civili da anni.

Un ulteriore conferma, qualora c’e ne fosse stato bisogno, che tutti i Parlamentari nessuno escluso, continuano con i loro giochetti politici e si preoccupano innanzi tutto dei vantaggi della parte che rappresentano, mettendo così in secondo piano l’interesse dei cittadini. La legge sulle unioni civili evidentemente è un argomento scottante sul quale ci sono da tempo pressioni enormi da varie parti, si vedrà quindi cosa succederà la prossima settimana quando si tornerà a votare. Nel frattempo abbiamo interpellato politici locali, regionali e nazionali in merito all’argomento, queste le loro opinioni:

 

I 21 Senatori minoranza Pd a Renzi: ddl Cirinnà non si tocca

Federico Fornaro Senatore PD: Il gruppo ha già approvato quell’impianto, ci aspettiamo coerenza.

L’episodio avvenuto ieri nell’Aula del Senato ha rappresentato un problema procedurale che non cambia le posizioni in campo nel merito del provvedimento. Per quanto riguarda il Pd, l’assemblea del gruppo del Senato ha approvato l’impianto del ddl Cirinnà e si è impegnato a votarlo, lasciando libertà di coscienza su tre emendamenti. Non ci sono ragioni per modificare questa posizione e su questa linea ci aspettiamo coerenza da tutto il gruppo dirigente del Pd e dal suo segretario”. Lo hanno affermato in una dichiarazione congiunta i 21 senatori della minoranza del Pd Broglia, Casson, D’Adda, Dirindin, Fornaro, Gatti, Giacobbe, Gotor, Guerra, Guerrieri, Idem, Lai, Lo Giudice, Lo Moro, Manassero, Manconi, Martini, Migliavacca, Pegorer, Ricchiuti, Sonego.

 

Cristina Bargero, Deputato PD: DDL Cirinnà, i 5 stelle hanno perso un’ennesima occasione

Sono molto rammaricata da quel che è successo ieri in senato e i 5 stelle ancora una volta hanno perso un’occasione. Non si trattava di schermaglie procedurali ma il considera canguro avrebbe aperto la strada all’approvazione di una legge a garanzia dei diritti civili. La battaglia non è finita però e spero che nei prossimi giorni al senato prevalgano i lumi della ragione, ossia quelli che consentiranno la piena approvazione del ddl Cirinnà.

 

Giovanni Barosini: Unioni civili, la Cirinnà sta miseramente naufragando

La Cirinnà sta miseramente naufragando, tra canguri che, evidentemente, non riescono a fare salti in avanti. Sui temi ‘etici’ non si improvvisano maggioranze trasversali, non reggono patetiche strumentalizzazioni politiche. Le contraddizioni emergono, si manifesta implacabilmente la carenza di solide basi di identità culturale. Auspicare un’unità delle forze che si richiamano chiaramente ai principi cattolici non è anacronistico, anzi. Ribadisco il mio personale NO al globale impianto della pasticciata legge sulle unioni civili.

 

 

M5S, Domenico Di Filippo: Unione civili, Ecco il vero volto del PD!

Le motivazioni di questa querelle stanno portando fuori pista oltre che gli attori in campo, anche l’opinione pubblica, che ben manovrata, può essere tratta in inganno nel giudicare, questi sono i fatti che vado ora a elencare:

1) Abbiamo supportato da più di un anno e mezzo (in Commissione Giustizia) un disegno di legge che finalmente porti l’Italia al passo con gli altri Paesi “civili” in tema di diritti delle coppie omosessuali.

2) Siamo per la libertà di coscienza sul tema specifico della possibilità di adozione del partner del genitore biologico del minore, a tutela di quest’ultimo e non è un segreto che circa il 90% del gruppo parlamentare è a favore del cd. “stepchild adoption”.

3) Non abbiamo presentato neanche un emendamento al DDL. Questi sono i fatti.

4) L’emendamento “canguro” poteva avere una ragion d’essere a fronte di un ostruzionismo che conosciamo bene (chi ha seguito in Commissione Giustizia, tutte le 72 sedute anche di audizione di psicologi, pedagoghi, magistrati, pediatri, associazioni cattoliche “per la vita” e “per la famiglia”, etc.), ma dopo il ritiro di migliaia di emendamenti fatto alle 16:30 circa oggi, è indifendibile solo che si consideri la necessità che finalmente il Parlamento, fatto in teoria dai rappresentanti dei cittadini, si misuri in trasparenza ed onestà per capire se è “arrivato il tempo”, votando magari ad oltranza dal lunedì al sabato,

5) Il “canguro” è lo strumento con cui il PD, pur non ricorrendone più i presupposti dopo il ritiro degli emendamenti ostruzionistici, cerca di far fronte alle SUE divisioni interne (i cd. senatori “catto-dem”), cercando abilmente di scaricare su di noi un’eventuale responsabilità nel caso in cui il DDL non passi o sia snaturato in maniera sostanziale.

Noi diciamo: il PD ritiri domani il suo emendamento “canguro” e, sopportando la richiesta di VOTI PALESI E NON SEGRETI, lasci che il dibattito e le votazioni in aula si svolga nella TRASPARENZA che questo Paese merita, soprattutto per la minoranza dei suoi cittadini omosessuali finora odiosamente discriminati nei loro diritti.

Oggi il Pd ha gettato la maschera ed ha votato “no” alla richiesta del Movimento 5 Stelle di continuare subito le votazioni sul ddl Cirinna’ , lavorando anche nelle giornate di venerdì, sabato e lunedì. In pochi giorni avremmo rispettato sia la democrazia parlamentare sia i diritti Civili e approvato al Senato la legge sulle Unioni Civili con il voto del Movimento 5 Stelle. Ma il Pd ha detto ‘no’. “Evidentemente il Pd non tiene veramente a questa norma e tutto e’ lecito per il partito di Renzi per coprire le proprie divisioni e dar la colpa agli altri”.

Lo dichiara la nostra senatrice Nunzia Catalfo, capogruppo del Movimento 5 stelle al Senato dopo la bocciatura delle sue proposte di calendario presentato in aula che avrebbero permesso l’approvazione della legge sulle Unioni Civili in pochi giorni.

Ecco il vero volto del PD, queste sono le prove! Chi afferma il contrario, mente sapendo di mentire volendo nascondere le numerose contraddizioni interne. Queste contraddizioni, in base agli specifici interessi, stanno affossando i diritti di quei cittadini che rappresentano una parte importante di questa società.

Cercheranno di far credere qualsiasi cosa ai cittadini, noi preghiamo solamente di prestare la massima attenzione, informarsi, andare sul sito della Camera e Senato per controllare come votano.

 

Ravetti, PD: Unioni civili, non si cerchino mediazioni al ribasso

Domenico Ravetti, PD, Consigliere Regione Piemonte

Gli italiani hanno dimostrato nelle piazze delle nostre città  e nelle piazze virtuali di social di condividere i contenuti del ddl Cirinnà. Cioè gli italiani hanno dimostrato di essere molto più avanti di una parte della politica che siede nei banchi del Parlamento e che pretende di conservare uno Stato medievale in tema di diritti. Il Pd vada fino in fondo senza ricercare mediazioni al ribasso.

 

Borioli, PD: “Unioni civili, avanti senza stravolgere le decisioni già prese”

Daniele Borioli, Senatore PD

Dobbiamo andare avanti senza stravolgere le decisioni già prese. Si voti sul testo così com’e’. Stepchild adoption compresa. Sul punto abbiamo gia’ previsto libertà di voto. Ognuno voti secondo coscienza mettendoci la faccia. Senza trucchi e senza i giochi a 5S che rischiano di far saltare tutto.

 

Ottria, PD: Unioni civili, chiara manifestazione di inaffidabilità e analfabetismo istituzionale del M5S

Walter Ottria, PD, Consigliere Regione Piemonte

Il rinvio a mercoledì 24 febbraio della discussione al Senato del DDL Cirinná è una sconfitta soprattutto per quella moltitudine di persone che sono in attesa da anni di un simile provvedimento che regolamenti una situazione già molto comune e diffusa nel nostro Paese e che però non gode di quelle minime tutele già garantite in altri paesi europei o ad altre categorie di persone in Italia.

Quando parliamo di unioni civili stiamo parlando della semplice estensione del godimento di diritti che in Italia già la maggioranza delle donne e degli uomini si vedono garantiti. 
È bene precisare, infatti, che quando si parla di diritti civili, e di unioni civili nello specifico caso, si sta parlando di essere umani la cui vita può migliorare radicalmente in presenza di una semplice legge.

Dal punto di vista politico, mi pare del tutto evidente che ieri si sia sancita in maniera molto chiara l’inaffidabilità del M5S e l’analfabetismo istituzionale che permea lo stesso movimento.

Resta il fatto che il PD, specie su temi civili ed etici ma anche su altro, sconti una mancanza di leadership e di indirizzo politico; lacune probabilmente insite nel Partito fin dalla nascita ma a cui dobbiamo tutti insieme porre rimedio.

 

Lavagno, PD: Unioni civili, giravolta del M5S sul tema dei diritti

Fabio Lavagno, Deputato PD

Quella scritta al Senato in questi giorni è certamente una brutta pagina. Una brutta pagina scritta grazie alle giravolte compiute dal Movimento 5 Stelle sul tema dei diritti, assestatesi, nonostante le dichiarazioni contrarie, nelle ultime ore, sulle stesse posizioni della Lega, di Giovanardi, di Gasparri. Piaccia o meno, la scelta del movimento grillino che non smette di autorappresentarsi come innovatore mentre invece si dimostra sempre più dedito al più antico calcolo politicista, si coniuga perfettamente alle finalità di un eterogeneo e trasversale fronte che si oppone ad una naturale avanzata dei diritti civili.

Da troppi anni uomini e donne aspettano una legge sulle unioni civili, da troppi anni aspettano il riconoscimento di quella pari dignità sociale riconosciuta dall’articolo 3 della nostra Costituzione.

E’ in questo senso che, nonostante la difficoltà momentanea, occorre proseguire il percorso per l’approvazione del DDL Cirinnà senza che esso venga stravolto tenendo in considerazione che la sensibilità del Paese sul tema dei diritti delle persone omosessuali è molto più avanzata di quella del Parlamento.

 

Sarti, Lega Nord: Unioni civili, stepchild adoption, aberrante che si proponga l’utero in affitto

Roberto Sarti Presidente Gruppo Lega Nord

La Lega Nord è decisamente contraria al ddl Cirinná sulle unioni civili e quindi voterá no a questo provvedimento. Un no convinto senza se e senza sia nel merito che nel metodo.

La Lega non intende togliere per legge il diritto ai bambini di avere un padre e una madre e al tempo stesso riteniamo che eventuali pensioni di reversibilità concesse a coppie dello stesso sesso rappresenterebbero un costo troppo alto per la societá.

Ma la Lega dice no anche al metodo: non intendiamo infatti fare da stampella al Governo Renzi e per questo motivo continueremo con la nostra netta opposizione in maniera chiara ,trasparente e coerente. Il ddl Cirinná di fatto avvicina le unioni gay al matrimonio introducendole direttamente nel codice civile.

In tema di adozioni poi il testo estende alle unioni civili la possibilitá di adozione del bambino che vive in una coppia dello stesso sesso ma che è figlio biologico di uno solo dei due.

Ognuno a casa sua può vivere la sessualitá come vuole e stupido è chi discrimina un gay, una lesbica, un trans sul luogo di lavoro, a scuola, nella societá in genere.

Ma siamo altresì convinti che una cosa deve essere assolutamente certa ed immodificabile e cioè che un bambino deve avere un padre e una madre.

Troviamo incredibile che si parli di stepchild adoption ed aberrante che si proponga l’utero in affitto.

Dove sono finite le femministe che negli anni sessanta giustamente rivendicavano il ruolo e la dignità della donna e che dovrebbero insorgere di fronte a situazioni come questa? Non dobbiamo immolare sull’altare del relativismo questi valori che sono fondanti per la nostra societá impedendo che ad una creatura che è giá persona di crescere in un contesto di differenza di genere e di avere consapevolezza di essere stato merce di scambio comprato al supermercato dell’egoismo, della, vanitá e della viltá.

 

Fabbio, PDL: Unioni civili, la testa di Renzi val bene un matrimonio gay

Piercarlo Fabbio, Presidente Gruppo PDL

Capisco poco lo sfogo nevrotico del PD che si è trovato, al Senato in un solo momento, dall’essere a capo di ogni cordata possibile per una maggioranza qualsiasi, a elemosinare voti nell’aula, per tentare la stessa voce grossa che fino ad un attimo prima della decisione 5 Stelle gli riusciva così bene.

C’è un problema di contenuti? E’ il matrimonio gay a non funzionare? È la stepchild adoption a essere invisa? Macchè.

I grillini, come già prima altre forze politiche, hanno compreso essere del tutto inutile continuare a sostenere una virtuale centralità politica del PD.

Se il PD ha i numeri, si faccia passare la propria legge senza se e senza ma; se invece la maggioranza non c’è, per quale arcana ragione dovrebbe essere un partito dell’opposizione ad offrirla sempre e comunque su un piatto d’argento? Renzi dunque appare come Bersani: infilzato dai sempre possibili, ma mai definitivi, alleati.

Del resto il Movimento 5 stelle ha l’obiettivo di aprire come una scatola di tonno il Parlamento, mica di fare l’alleato professionale del PD, che odia esattamente come l’altro polo del sistema.

C’è solo un problema, che è anche un paradosso: per far ciò, il Movimento deve attirare nel tranello il potente di turno per poi affossarlo e quindi recita la parte dell’alleato per poi negarla all’ultimo secondo. Filibustering? Mah?

Soprattutto un problema per quelli che credevano che veramente i grillini scegliessero i contenuti che di volta in volta venivano loro sottoposti con salomonica saggezza.

La strategia erodi-sistema deve prevalere e pazienza se qualcuno ci rimane male, pazienza se è omosessuale, pazienza se è popolo della rete che sostiene e supporta minuto dopo minuto. La testa di Renzi val bene un matrimonio gay.

 

Penna, SEL: M5S eterodiretto e incapace di guardare all’interesse generale

Renzo Penna Consigliere comunale SEL

La legge sulle u.c. e’ a rischio. Il PD paga per l’alleanza di governo con le posizioni più retrive in tema di diritti civili, mentre i 5 stelle, ogni giorno di più si dimostrano eterodiretti e non in grado di fare politica guardando all’interesse generale.”

 

Pier Carlo Lava

 

 

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