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Pubblichiamo il commento del sindaco Rita Rossa riguardo I le notizie relative all’invio della documentazione sui piani industriali della partecipate inviate a Roma:

ll quadro presentato ieri dall’assessore alle Finanze, Matteo Ferraris, ad alcuni organi di stampa non e’ altro che la fotografia di un’emergenza che, a legislazione invariata e senza quelle risorse che a gran voce abbiano chiesto, ci impone una trasformazione dei servizi da attuarsi in tempi brevissimi.

L’emergenza andrà affrontata al tavolo interministeriale e necessita di risorse, tempi più lunghi e strumenti che mettano al riparo i lavoratori da soluzioni drastiche e dolorose.

A normativa vigente, con le risorse date e con gli obblighi imposti dalla legge sul dissesto, la fotografia che oggi viene imposta all’amministrazione è quella descritta dall’assessore Ferraris.

Una prospettiva a cui non vogliamo rassegnarci pur sapendo che le trasformazioni sono necessarie e che gli sforzi fatti in questo anno per garantire stipendi e livelli occupazionali senza risorse non sono più sostenibili.

E’ chiaro che, se l’obiettivo del Comune fosse stato quello di risanare il bilancio licenziando i lavoratori, non sarebbe stato necessario impegnarsi un anno per ottenere il risultato.

Al tavolo interministeriale noi porteremo la richiesta di individuare i percorsi, a partire dai contratti di solidarietà, dai tirocini formativi per garantire la ricollocazione, alla cassa integrazione in deroga, che permettano di accompagnare ognuno verso una soluzione personale, cucita addosso come un vestito su misura.

Di fronte a drammi nazionali di gravità assoluta (come la situazione dell’ILVA di Taranto), i nostri problemi possono sembrare di poco conto, ma sarà necessario che Roma comprenda l’impatto devastante che questa situazione può avere in una comunità come la nostra nella quale due terzi dell’occupazione e’ di carattere pubblico.

Ribadisco però che le cose non possono essere lasciate così come sono, una ristrutturazione  dei servizi è necessaria se si vuole arrivare al risanamento finanziario e, se si vuole costruire un sistema urbano in grado di dare risposte ai nuovi bisogni che da troppo tempo rimangono fuori dal dibattito.

Sono, come sempre, pronta a battermi per i lavoratori, per tutti i lavoratori, ma non per la conservazione dei posti così come sono. Mantenere questo stato di cose significherebbe trovarsi fra qualche tempo con gli stessi problemi e con una situazione finanziaria ancora più gravosa ed essere ad un punto di non ritorno”. 

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