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Riceviamo e pubblichiamo di seguito un comunicato arrivatoci dalla segreteria del Partito Socialista di Alessandria in merito alla questione Amiu.

Il Partito Socialista alessandrino nella persona del suo Segretario, chiede al Sindaco Rossa, augurandosi in una pronta e solerte risposta, delle spiegazioni in merito alle clausole contrattuali relative alle cessioni di credito, stipulati dalla precedente Amministrazione, con i due istituti  Barclays e Factorit.  In particolare si chiede se si sono cercate eventuali possibili soluzioni di rinegoziazione dei contratti sopra citati.

Vogliamo sapere se gli Istituti di credito sono stati interpellati nelle giuste sedi e se sono state date delle risposte (scritte) in modo da capire una volta per tutte se è vero, come affermato dallo stesso Sindaco, che non esistono le condizioni di un piano di rientro o di una possibilità di spalmare in 5, 10 anni il debito. Ci sembra molto strano che i due istituti non accettino di rivedere le condizioni contrattuali, anche perché sarebbe la prima volta che una banca rinuncia al rientro del credito concesso non volendo appunto rivedere i contratti stipulati.

Crediamo che spalmare il debito in 5,10,15 anni porterebbe inevitabilmente ad una boccata d’ossigeno per Amiu e per tutti i fornitori che in questi mesi indirettamente risentono della crisi che ha colpito non solo Amiu; sicuramente questa possibilità potrebbe fermare il processo di privatizzazione di Amiu. Processo, che sulla base di verbali già sottoscritti in Prefettura in questi giorni, hanno tutto il sapore di svendere un’Azienda ridotta al lastrico a causa di una mala gestione e di un’assenza di un vero e proprio piano industriale.

Non crediamo come Partito Socialista nato 120 anni fa per tutelare i diritti dei lavoratori , si possa continuare a tollerare in silenzio una situazione di questo tipo.

Chiarezza e trasparenza nei rapporti tra Comuni e Istituti di credito questo chiediamo in primis all’Amministrazione comunale, considerato il fatto che parliamo del futuro di centinaia di lavoratori e delle loro famiglie.

Ed è proprio come ultima possibilità, prima di arrivare ad una soluzione estrema, che come Segretario del Psi alessandrino ho lanciato l’idea di creare una vera e propria cooperativa per Amiu dove i lavoratori saranno consapevoli che il lavoro dovrà ripartire dal lavoro, e rappresenteranno loro stessi, l’anima della stessa cooperativa, il motore della produzione, saranno portatori di capacità e di competenze a tutti i livelli.

L’obiettivo è quello di costruire una grande impresa con le proprie mani, sicuramente questo è un modello perfettamente adattabile ad altre realtà aziendali oggi nell’occhio del ciclone.

Un certo modo di gestire le aziende partecipate negli ultimi anni è stato fallimentare per non dire di peggio. Rendiamo i lavoratori liberi da ogni logica politica e da analisi fatte da pseudo ragionieri in grado solamente di usare non il cervello ma solamente le forbici.

A distanza di 10 mesi dall’insediamento della giunta Rossa non si è pensato di fare un po’ di autocritica iniziando da un vero e proprio processo di ristrutturazione a partire da Palazzo Rosso che rosso lo è ormai solamente per quel che rimane del colore del muro, una giunta miope che non dovrebbe accomunare all’ex Sindaco Fabbio la giusta rabbia dei lavoratori espressa durante lo scorso Consiglio Comunale.

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